La guerra del 2020 pt. 2_(2)

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La guerra del 2020 pt. 2_(2)

Cap. 5 Consegnato

Jack si mosse lungo il limite del bosco, scavalcando in silenzio rocce e radici dissotterrate. Ha appena passato ore a fare trekking nei boschi, mappando l'ampio Complesso.

Aveva una così grande quantità di fitta silvicoltura all'interno dei suoi confini, era quasi una responsabilità. Jack poteva rimanere nascosto abbastanza facilmente mentre si avvicinava abbastanza da ascoltare certe conversazioni.

La notte precedente aveva dormito fuori dalla cabina di CG Barberi, aspettando pazientemente che Morgan apparisse. Invece di lei, ha visto quel pazzo che se ne andava con una rabbia esplosiva. Jack poteva sentirlo urlare nel momento in cui uscì dalla porta principale, la sua voce che rimbombava nella notte. Morgan è stato lasciato solo all'interno della cabina, ma una dozzina di soldati sono rimasti indietro, pattugliandola senza sosta.

Deve essere successo qualcosa.

Jack non l'ha vista fino a tardi quella mattina quando CG Murphy è arrivato con un gruppo di agenti. Osservò il Capitano. Il generale entrò nella cabina, tornando poco dopo con lei avvolta in un lenzuolo nero tra le braccia.

L'ha portata fuori casa verso un SUV, ovviamente cercando di nascondere il suo corpo nudo sotto la sottile coperta. Aveva le gambe avvolte attorno ai suoi fianchi, la testa assonnata appoggiata sopra la sua spalla. Piegò il mento per baciarla mentre camminava, guardandola dall'alto in basso per tutto il tempo.

Jack odiava quella vista, non si aspettava che lei gli cadesse addosso, ma non capiva nemmeno che avesse una parvenza di relazione con questi stronzi. Terrorizzano e uccidono le persone, l'hanno violentata e resa schiava e sono l'epitome del male. Non valgono il rischio di giocare a questi giochi. Anche se era brava a fingere e con Jack...

Non sembrava che stesse fingendo.

CG Murphy l'ha calata nel SUV prima di fare un passo indietro per parlare con i suoi ufficiali. Jack lo guardò salire pochi istanti dopo, mentre i suoi soldati chiudevano la porta dietro di loro.

Mentre il SUV si allontanava, Jack sentì il collo irrigidirsi e le spalle irrigidirsi. Era qui a completare gli ordini, lasciando che questi mostri violassero il suo corpo ancora e ancora. Aveva bisogno di scoprire cosa cazzo fosse così importante che lei si sarebbe fatta questo.

Cosa potrebbe spingerla a scegliere di restare con loro invece di andarsene con lui?

Jack fece clic sul microfono, sollevando la sua attrezzatura sulla schiena.

"Dispatch mi senti?" chiese Jack, seguendo il SUV mentre risaliva la strada sterrata.

"Jack! Questo è Mark... Jack... Ci sei?..."

Jack smise di muoversi, cercando di ottenere un segnale chiaro per entrare nel suo auricolare.

"Mark? Che ci fai con Dispatch?"

"Jack! Dove... tu?! I nazisti... in fondo al... Non possiamo... trovare un... là dentro..."

Jack sentì lo stridio della sua trasmissione interrotta che finalmente si interrompeva. Devono aver bloccato l'area. Non riesce a ricevere un buon segnale da ieri sera tardi.

Muovendosi rapidamente, corse attraverso il bosco seguendo la strada verso la casa di CG Murphy. Era nel Quadrante Nord, una zona migliore per cercare di ottenere un segnale.

Aveva bisogno di più informazioni prima che le cose peggiorassero.

Se fosse possibile.

********

Murph baciò forte Morgan, sentendo il bisogno di essere dentro di lei sopraffarlo. Le sue gambe flessuose gli avvolsero la schiena, tirandolo giù verso di lei. Schiacciò i fianchi contro i suoi, sentendo il suo corpo morbido sotto il lenzuolo di seta.

Seduto sul sedile di pelle, la spostò a cavalcioni sul suo grembo. Continuò a baciarla, felice di averla di nuovo tutta per sé. Era venuto a prenderla nel momento in cui poteva staccarsi dal Centro. Era furioso all'idea di dover passare la giornata lontano da lei, occupandosi di quello stupido fottuto attacco.

La maggior parte dei suoi piani per la giornata dovrà aspettare.

Le tenne la vita mentre lei si inginocchiava su di lui, la sua figa calda sospesa appena sopra il suo cazzo. Le passò una mano lungo la schiena nuda, sentendo la sua pelle liscia sotto le sue dita callose.

"Impazienti, siamo?" lei lo stuzzicò nell'orecchio, resistendogli mentre cercava di tirarla giù sul suo cazzo. Afferrandole il culo, sollevò i fianchi, forzandosi nella sua figa. Lei ansimò, aggrappandosi alle sue spalle mentre la sua lunghezza la riempiva.

"Lo sai che non mi piacciono le prese in giro," sussurrò, tenendole giù i fianchi. Spinse il suo cazzo più in alto dentro di lei, abbracciandola contro il suo petto mentre reclamava la sua bocca. La sua lingua era possessiva come le sue mani, cercando di impossessarsi di ogni centimetro di lei.

Le sue tette premevano contro il suo petto mentre lui la pompava più forte. Non si era accorto che il Suv aveva smesso di muoversi, essendo già arrivato a casa sua.

Portandola dentro, la baciò con più urgenza, dolorosamente consapevole di non avere molto tempo. Corse su per le scale, sentendo il suo cazzo tendersi contro i suoi pantaloni. Amava il suo piccolo corpo voluttuoso e aveva bisogno di tornarci dentro. Ora che era sua, aveva intenzione di conoscere a fondo le curve che gli erano sfuggite per così tanto tempo.

Baciandole il collo, la adagiò sul letto facendo scorrere le mani lungo il suo corpo nudo fino alla figa. Gemette mentre le sue dita strofinavano lungo la sua fessura, sentendo quanto fosse calda e scivolosa.

Solo per lui.

Inginocchiandosi davanti a lei, sentì il suo telefono ronzare forte nella sua tasca. Ignorandolo, sentì la mancanza di tempo logorare i suoi già sottili nervi.

Odiava essere affrettato.

Afferrandola per i fianchi, la fece cadere sulle ginocchia, premendo contro il suo sedere sodo. Strofinò il viso tra i suoi morbidi capelli ricci, respirando il delicato profumo femminile che solo lei aveva.

Spinse indietro contro il suo cazzo, incoraggiandolo a continuare. "Dio, mi sei mancato così tanto, cazzo," le sussurrò all'orecchio, facendo scorrere il cazzo nella sua fessura. "Riesci a sentire quello che mi fai?" chiese, coprendo il suo grande corpo con quello di lei.

Rabbrividì sentendo il bisogno nella sua voce, sentendo le sue gambe naturalmente più aperte per lui. Era ancora in uno stato di sonno, godendosi la sensazione di lui su di lei più di ogni altra cosa. Sentì la sua testa di cazzo allungare la sua stretta apertura mentre si spingeva dentro di lei, tirando indietro i fianchi verso di lui.

Spingendo nella sua figa, sentì la sua tensione sciogliersi mentre il suo cazzo affondava più a fondo. "Sì," ringhiò lui, fottendola a colpi lenti. Abbassò lo sguardo sul suo culo teso con lussuria, stringendolo forte. Lei inarcò la schiena, muovendosi al ritmo delle sue spinte.

Allargandole le chiappe, guardò il suo cazzo entrare e uscire dalla sua figa rosa. Il suo piccolo buco del culo stretto sembrava così allettante, pensò se avesse abbastanza tempo per scoparlo anche lui.

Poi il suo telefono si è spento di nuovo, interrompendo la sua concentrazione.

Frustrato, la pompò più forte, spingendo verso il basso sulla sua schiena arcuata. Lei sollevò il culo in risposta, prendendo ogni spinta dura che dava con un lieve gemito.

Scopandola violentemente, guardò le sue braccia tese afferrare la trapunta, i suoi gemiti ora attutiti e impercettibili. La tenne ferma, tenendo il suo piccolo corpo sotto di sé, avendo bisogno di bloccarla al suo posto.

Ha preso il suo cazzo così bene, lui era grato che non gli stesse dando del filo da torcere oggi. Aveva un disperato bisogno di lei e non aveva la pazienza per nessuna disobbedienza in quel momento.

Sentì la sua figa stringersi attorno al suo cazzo, facendogli sapere che si stava divertendo tanto quanto lui.

"Vieni con me," chiese lui, tenendole i fianchi fermi mentre sbatteva contro di lei.

Ha lottato per respirare sentendo il suo orgasmo iniziare a ribollire. Il calore si diffuse attraverso di lei, riscaldando rapidamente tutto il suo corpo. Sentì la sua figa massaggiare il suo cazzo mentre veniva, il guanto caldo e setoso che gli stringeva l'asta a ondate.

Gemendo, la strinse forte, seppellendosi dentro di lei. Si contorse sotto di lui, sentendolo pompare in profondità nel suo grembo. Ha perso il conto di quante volte le sono venute addosso, specialmente da quando le hanno rimosso l'impianto anticoncezionale.

È stato da qualche parte fin troppe fottute volte.

Le strofinò i fianchi amorevolmente, meravigliandosi di quanto velocemente la sua testa si fosse schiarita con il rilascio. Si sentiva eccitato e rilassato allo stesso tempo, il suo corpo non era più teso.

Poi il suo telefono si è spento di nuovo.

Finalmente soddisfatto, lui rispose, ancora comodamente dentro la sua figa. "Sarà meglio che vada bene," disse a bassa voce, accarezzandola dolcemente con la mano.

"Conosco le tue palle nel profondo della bambina in questo momento, ma devi tornare quassù. Il Beta Team ha trovato un modo per entrare attraverso il sistema di caverne e dobbiamo autorizzare un attacco."

Murph sentì il suo sangue ricominciare a pompare, precipitandosi di nuovo al suo cazzo. Era più che pronto a entrare nella loro base e uccidere fino all'ultimo di quei fottuti stronzi. Questa potrebbe finalmente essere la fine del loro pietoso dissenso.

"Adesso vado su", ha risposto Murph.

Baciandole la parte posteriore del collo, pompò il suo cazzo indurito dentro di lei, desiderando di poter restare. "Se uccido questi stronzi abbastanza in fretta, posso tornare qui per passare più tempo con te."

Lo succhiò tra i denti, dimenando i fianchi per cercare di staccarsi da lui. La tenne stretta a sé con una mano, rimanendo dentro la sua figa finché lei non smise di lottare. "Preferirei che tu non uccidessi nessuno", si lamentò.

Rise, accarezzandole la pancia, "E preferirei che tu fossi uno schiavo obbediente che sta lontano dai guai." Lei si staccò da lui, girando il corpo per affrontarlo.

"Sai che non sarò mai obbediente, Joe," disse, guardandolo con un sorriso. Murph si sollevò sul pugno, sorridendole.

"No? Eri abbastanza obbediente per CGB quando ieri ti ha fatto incatenare. È quello che piace anche a te? Sei quel tipo di schiavo?"

Le guance di Morgan si arrossarono.

Il suo labbro inferiore tremò leggermente prima che lei lo schiaffeggiasse forte in faccia. Sorpreso, la sua mano si portò alla guancia toccandola teneramente. Non si aspettava lo schiaffo e fu ancora più sorpreso quando non arrivò con una risposta impertinente.

Invece, lo guardò davvero ferita, i suoi occhi castani bruciavano di odio.

Lei si staccò dalla sua presa, alzandosi dal letto. Senza voltarsi a guardarlo, andò in bagno, sbattendosi la porta alle spalle.

"Merda," si disse. Non voleva farla arrabbiare o ferire i suoi sentimenti. Ci pensò su, ricordando quanto non gli piacesse vederla così nel letto di CGB.

Probabilmente non voleva nemmeno essere incatenata, ma non aveva molta scelta, vero?

Si sentiva uno stronzo.

********

CGB riattaccò guardando fuori dalla finestra del suo ufficio al Centro. Pensava che passare un giorno senza di lei non sarebbe stato un grosso problema, era solo a casa di Red per la notte.

Ma sentiva la sua assenza e desiderava ardentemente che tornasse più di quanto pensasse. Pensare a Murph che se la scopava lo faceva arrabbiare e ingelosire. "Era desiderosa di lui, veniva di più con lui?"

Doveva smetterla di pensarci.

Il CGB esaminò il cortile, osservando il vasto paesaggio. Stava osservando i suoi soldati, guardandoli assorto nei suoi pensieri quando qualcuno che si aggirava furtivo nella foresta attirò la sua attenzione.

Strizzando gli occhi, andò al cassetto della scrivania e tirò fuori un binocolo. Tornando alla finestra si concentrò sul soldato nascosto tra gli alberi lontano da tutto il resto.

Ha quasi rotto il suo binocolo a metà quando lo ha visto. Quel subdolo Comandante del cazzo era tornato, camminando liberamente sulla loro terra. Probabilmente in attesa di un'occasione per rubargli Morgan. Sentì un basso brontolio sfuggirgli dalla gola al pensiero.

Gettando il binocolo sul pavimento, si voltò per lasciare il suo ufficio infuriato. Stava per andare a prendere quel fottuto frocio lui stesso.

E farlo a pezzi.

**********

Morgan camminava avanti e indietro nell'atrio della casa di Joe, sentendosi più arrabbiata di quanto probabilmente avrebbe dovuto.

Lo odiava così fottutamente.

Ha trovato conforto nel fatto che ha contribuito a rendere il suo lavoro molto più difficile e continuerà a fare cazzate perché ora può dire che l'ha resa triste.

Ha cercato di scusarsi con lei due volte prima di andarsene, ma lei non voleva uscire dal bagno. Pensava che fosse molto più emotiva di quanto non fosse in realtà, cosa che voleva.

Voleva anche solo schiaffeggiarlo per essere fresco. Non l'avrebbe svergognata per essere stata incatenata e scopata dal suo partner. Non l'aveva chiesto e non era nemmeno sicura che le piacesse ancora.

Ripensando all'attacco, sperava che il danno fosse ingente. Era felice di aiutare il più possibile. La prossima volta si sarebbe assicurata che fosse molto, molto peggio.

Dove ha sempre lavorato a fianco delle truppe dell'UPP. Per la maggior parte, tutti avevano gli stessi obiettivi.

Dove ha appena operato un po' al di fuori della normale catena di comando per raggiungerli. Ciò è stato possibile solo a causa della natura del completamento degli ordini personali per i funzionari di alto rango.

Molti dei quali erano anche suoi amici intimi.

Morgan non era un soldato prima dell'inizio della guerra, era una dei milioni che sono stati trascinati nella mischia contro la sua volontà. La maggior parte dei civili che non avevano già preso una posizione erano assorbiti dallo stato fisico in cui risiedevano. Il West Virginia era purtroppo controllato dai nazionalisti per il momento.

Sebbene Morgan fosse originaria della costa orientale, insegnava nel West Virginia attraverso la sua alma mater quando le cose iniziarono. Quando è tornata per trovare suo marito Rick, tutti stavano già morendo o erano morti. Il danno è stato fatto.

Capì subito che aveva bisogno di imparare a combattere o non ce l'avrebbe fatta.

Come colomba aveva tutti i vantaggi di essere un'assassina con la chiara consapevolezza di farlo per il bene superiore. Dove di solito lavorava per cause individuali che sostenevano personalmente. Alcuni hanno completato interventi pacifici mentre altri come Morgan hanno completato gli ordini difficili che dovevano essere eseguiti.

Il primo ordine sulla sua lista era salvare la signorina Alice Jordan "alias" AJ. Una piccola, bionda, ex parrucchiera di 24 anni che è stata rapita per essere allevata circa cinque mesi fa. Suo padre, il tenente Robert Jordan, era uno dei mentori UPP originali di Morgan.

A differenza di Hunter e Joe, Morgan non era preparato per niente di tutto questo e non aveva alcuna formazione precedente. I mentori che ha avuto nel corso degli anni l'hanno aiutata a trasformarla nell'arma unica che era oggi.

Frizzante e abbastanza dolce da essere ignaro, mentre abbastanza freddo e crudele da uccidere una dozzina di uomini in corpo a corpo.

Il tenente Jordan l'ha aiutata personalmente a coltivare la sua impressionante bocca da marinaio. Le cose sono cambiate radicalmente da quei primi giorni di Mentorship.

Ricordava quando il New York Times pubblicò uno degli ultimi articoli che avevano pubblicato dopo l'attacco.

Secondo il Times, il dottor Thomas Pelosik era il chimico che ha effettuato gli attentati al bunker E-12. Era un ambientalista follemente impegnato che ha fatto pressioni infinite affinché i politici prendessero sul serio i suoi dati sul cambiamento climatico. Ovviamente no, a nessuno importava davvero dell'ambiente con le elezioni in arrivo.

Il dottor Pelosik non era un giovane, aveva passato una vita a sviluppare questi dati. Ha deciso di condurre l'attacco interno dopo essere stato ignorato in seguito all'uragano Sierra, il disastro naturale più mortale in America dai tempi di Katrina. Ha ucciso oltre 5.300 persone nella striscia di cibo della Florida, incluso l'unico figlio del dottor Pelosik, Harry.

Il suo piano per scioccare il mondo è stato un clamoroso successo, ma non nel modo in cui aveva sperato. Ora che il paese ha perso oltre un terzo della sua popolazione a causa del virus E-12, è completamente diviso a metà. Nessuna delle due parti è disposta a scendere a compromessi su nulla e buona fortuna convincere chiunque altrimenti.

L'unica fine possibile di questa guerra è quando una parte si arrende all'altra.

Finora, i nazionalisti erano davvero una merda per tutti gli altri a causa della loro brutalità disinibita. Anche con l'attacco all'armeria, potrebbero vendicarsi abbastanza presto. Doveva trovare un modo per prenderli a calci mentre erano a terra.

Ma nel frattempo, era felice che fossero scossi. Non si aspettavano che qualcuno trovasse una delle loro armerie, figuriamoci attaccarla su questa scala.

Mentre girava l'angolo della cucina di Joe, emise un sussulto, sorpresa di vedere il caposquadra Mills seduto in silenzio al tavolo.

"Ciao signorina," disse, salutandola con un sorriso. Lei incrociò le braccia sul petto nudo guardandolo con disprezzo.

"Davvero? Joe ti ha lasciato qui per guardarmi?" disse, arricciando il naso. Lo ricordava dal Centro, il caposquadra che non riusciva nemmeno a tenere sotto controllo il suo partner.

Si alzò, il suo sorriso si indurì, "Sono qui solo per assicurarmi che tu stia bene, signorina." Nemmeno lui voleva davvero essere lì, era difficile starle vicino. Se non ti ha pugnalato lei stessa, lo farebbero i CG per averla guardata troppo attentamente.

Mills non capiva cosa li avesse presi; erano entrambi comandanti spietati ed esperti che avevano sottratto il West Virginia al controllo dei liberali con la pura forza violenta.

Eppure eccoli lì, a lasciare che una stronza bimbo gli facesse casino con entrambe le teste. Aveva visto in prima persona il suo effetto sul CGB e sapeva che era una vera minaccia.

Quell'uomo era contorto come il peccato, un demone decorato nato per uccidere. Non aveva mai mostrato pietà o gentilezza a nessuno. Fino a poco tempo fa, era considerato lo stesso Lucifero. Mills la guardò con curiosità, incerto su quale fosse il suo segreto.

Il Diavolo era assolutamente innamorato di lei.

È riuscita a infilare i suoi artigli da puttana in entrambi. CG Murphy era normalmente il più razionale dei due, non si occupava affatto di emozioni. Tuttavia, era altrettanto innamorato, chiarendo a Mills che lei era la cosa più importante del Compound e aveva bisogno di essere protetta in ogni momento. Se non fosse riuscito a tenerla al sicuro, sapeva quale sarebbe stato il prezzo.

La sua vita.

Mills la osservò aprire lo sportello del frigorifero, chinandosi per prendere la frutta in fondo. Il suo corpo nudo non passò inosservato ma si assicurò di tenere gli occhi concentrati per evitare la distrazione.

Lei lo guardò da sopra la spalla infastidita. "Posso tenermi al sicuro, non ho bisogno di te qui." Piegate davanti a lui, le sue gambe castano chiaro sembravano molto più lunghe. I suoi occhi seguirono il suo profilo sinuoso che correva sul suo culo rotondo. Si riposarono sulla piccola figa rosa infilata tra le sue gambe.

Sentì il suo cazzo svegliarsi, rispondendo a lei.

CG Murphy lo ha avvertito che avrebbe cercato di scappare usando tutti i tipi di trucchi, incluso il suo corpo allettante. Mills non capiva perché non l'avessero rinchiusa in una capanna quando non la usavano come ogni altra schiava.

Per qualsiasi motivo, anche se sanno che agisce costantemente, si rifiutano di trattarla come la proprietà che è.

Ma se avesse commesso l'errore di toccarla senza permesso, sarebbe stato arrestato e probabilmente condannato a morte. Per non parlare del fatto che ha visto CGB letteralmente fare a pezzi il caposquadra Ludlow per aver cercato di fotterla.

Questa troia stava diventando troppo potente.

Mills non era preoccupato di non riuscire a controllarsi, ma era pur sempre un uomo, vedere qualsiasi donna nuda gli avrebbe fatto gonfiare il cazzo.

E aveva un corpo incredibile.

Così cercò di distogliere lo sguardo dal suo sedere ondeggiante, sopprimendo l'impulso di afferrarle i lunghi capelli ricci e mettersi dietro di lei. Era arrabbiato per essere stato persino attratto da una fottuta stronza così arrogante.

"Come ti chiami soldato?" chiese, riportando la sua attenzione sul suo culo.

"Mi chiamo caposquadra Edward Mills, signorina."

"Ed," disse, ignorando il suo grado, "tra pochi minuti vado a fare una passeggiata per andare a vedere le Cabine." Si alzò dal frigorifero con una manciata di chicchi d'uva verde. Lui la guardò confuso, pensando che non potesse essere seria.

"Mi dispiace signorina ma lei resta qui," rispose con fermezza. Chiuse il frigorifero, voltandosi verso di lui. Mills non era mai stato intimidito da una donna in vita sua.

Non aveva intenzione di iniziare adesso.

Si avvicinò a lui con un sorriso malizioso, mettendosi in bocca un acino d'uva. "Vado a quei Cabins Ed."

Scosse di nuovo la testa: "Mi dispiace signorina..."

Lei gli schernì, voltandosi prima che potesse finire. Attraversando la stanza, si sedette su un ripiano di granito accanto alla stufa a gas. Facendo oscillare i piedi oltre il bordo, si mise l'uva in grembo mentre cercava una lattina vicina di deodorante per ambienti.

"Puoi portarmi a vedere le cabine o puoi spiegare a Joe perché la sua casa è bruciata", disse, accendendo il fornello. Prendendo un asciugamano di cotone, lo mise sopra la fiamma del gas, puntandogli contro la bomboletta di aerosol.

sfidandolo con gli occhi; spruzzò la bomboletta, lanciando fiamme blu verso l'asciugamano consumandolo con il fuoco.

"Che cazzo?! Spegnilo!" gridò Mills, correndo verso di lei.

"Fuori?" chiese ingenuamente. "Se lo dici tu," acconsentì lei, gettando l'asciugamano fiammeggiante sopra la sua spalla contro le tende della cucina. Mills guardò con orrore mentre anche loro prendevano fuoco, riempiendo la stanza di fumo.

Si affrettò a prendere l'estintore quando iniziò a diffondersi, incendiando le persiane in pochi secondi. Morgan saltò giù dal bancone con noncuranza con i suoi grappoli d'uva, superando Mills che armeggiava per la cucina con l'estintore.

Voltandosi, vide che adesso era nell'ufficio del Comandante, seduta alla sua scrivania con le gambe incrociate. Entrò in un cassetto e tirò fuori una bottiglia di liquore, aprendola.

Tenne la bottiglia aperta sopra la sua scrivania e iniziò a versarla su pile di documenti importanti.

"Pronto a prendermi ora Ed?"

"Va bene, va bene! Smettila e basta," supplicò Mills, posando l'estintore vuoto. Non riusciva a credere a questa stronza.

Sorrise, lasciando cadere la bottiglia aperta sul pavimento di legno, facendola a pezzi. Avvicinandosi a lui, i suoi occhi brillarono dello stesso luccichio sinistro di CG Barberi.

Non c'è da stupirsi che fosse innamorato di lei.

"Non preoccuparti, voglio solo andare a vedere le donne," gli sussurrò all'orecchio. "Joe non si arrabbierà e anche se lo fosse..." sentì le sue labbra morbide toccargli la pelle, "Non me ne importa un cazzo."

Mills era a disagio con lei, si sentiva come se fosse la persona più pericolosa del Compound. Non poteva toccarla o trattenerla, doveva seguire la maggior parte dei suoi ordini e se lei si fosse fatta male in ogni caso, per lui era praticamente una condanna a morte.

"Vado a vestirmi," disse, salendo le scale.

Con l'attacco all'armeria della scorsa notte, sapeva che quelli del Comandante erano estremamente occupati. Non li avrebbe disturbati con queste banali stronzate.

Poteva gestire da solo questa stronza altezzosa.

È tornata al piano di sotto pochi istanti dopo in piccoli pantaloncini neri, una canotta grigia e calzini neri alti fino al ginocchio con i suoi stivali da equitazione. Quando si avvicinò, vide che aveva qualcosa che le girava al dito.

"Manca qualcosa?" chiese, sorridendogli. Si batté le tasche e sentì che mancavano le chiavi del camion. Sentì la sua pressione sanguigna salire ma rimase stoico: "Suppongo di essere la signorina". Si avvicinò a lui con un sorriso, restituendogli le chiavi.

"Fai strada Ed."

**********

Morgan guardò fuori dal finestrino del camion mentre scendevano verso i Cabins, cercando di memorizzare il percorso. Raggiunsero una strada asfaltata che conduceva a un'enorme comunità recintata. Vide il nome "Cabin Estates" inciso nel recinto di ferro.

Ha pensato che queste fossero letteralmente cabine per tutto questo fottuto tempo, non un cul de sac. Mills si avvicinò a un citofono e fece il check-in, i grandi cancelli si aprirono presto per loro permettendo a Morgan la sua prima occhiata alle donne nel Compound.

Le case erano belle, grandi e ben tenute, un misto di case in stile coloniale, ranch e country.

Morgan ha visto una donna fuori che indossava un abitino rosa. Stava salutando un soldato con il bacio, i suoi lunghi capelli biondi le coprivano il viso ma sembrava più o meno della taglia di AJ.

"C'è qualche possibilità che tu fermi il camion?" chiese guardando Mills. Mills sospirò con impazienza: "Hai appena detto che volevi vedere la signora Cabins".

Morgan ha aspettato che Mills rallentasse in un angolo prima di aprire la porta, "Hai ragione. Vado a trovarli. Ciao Ed", ha scherzato, saltando giù dal camion.

"Fottuto Gesù! Smettila!" Mills urlava mentre correva, immergendosi tra le grandi case. In pochi istanti, era rapidamente scomparsa dalla vista.

Tornò di corsa verso la donna bionda, cercando di trovare la casa che aveva di fronte. Morgan si rese presto conto che sembravano tutti uguali da vicino, non c'era modo di dire quale casa fosse.

Attraversando cortili identici, sentì voci femminili e alcuni bambini che ridevano in casa. Guardò in una finestra dietro una casa e vide una donna sui vent'anni che allattava un neonato, un bambino piccolo che giocava tranquillamente con i Lego ai suoi piedi.

Morgan si fermò a guardarla provare invidia per qualche motivo. Sembrava... normale, felice, contenta. Come se non ci fosse alcuna guerra civile in corso.

Morgan si accigliò voltandosi dalla finestra, non poteva permettersi il lusso di fingere ignoranza della realtà. Non ora, ma forse un giorno potrebbe...

Scosse la testa e continuò a correre. Passando tra le case sapeva che la facciata doveva staccarsi da qualche parte. Queste donne sono state schiavizzate e scopate da dozzine di uomini, anche se era in una bella casa, è comunque una vita orribile. Ha smesso di vedere i set da gioco nei cortili e non riusciva più a sentire i bambini.

Però sentiva gli uomini; molti di loro, ridendo e parlando da qualche parte nelle vicinanze. Morgan si guardò intorno, ascoltandoli di nuovo.

Un debole urlo catturò la sua attenzione, seguito da voci più forti che lo soffocarono. Si mosse furtivamente attraverso i cortili seguendo i suoni finché non trovò la fonte.

Dietro una delle case di campagna più grandi c'era un cortile chiuso. Morgan saltò la staccionata di legno e vide un piccolo gruppo di soldati. Alcuni erano completamente nudi mentre altri erano mezzi vestiti.

Stavano casualmente facendo a turno per scopare una giovane mora minuta. Stava cercando disperatamente di allontanarsi da loro ma loro l'hanno tenuta ferma sullo stomaco, fottendola contro un tavolo di legno.

Morgan li osservò per un momento, incerta se i due coltellini che aveva infilato negli stivali avrebbero resistito allo scontro con cinque soldati. Erano uomini grandi e avevano i loro fucili nelle vicinanze, doveva affrontare la cosa in modo diverso.

Durante il suo addestramento, ha imparato che a volte prendere di mira il leader equivaleva a uccidere l'intero branco.

Morgan fece un respiro profondo prima di camminare verso di loro, assicurandosi di tenere la testa alta ei fianchi ondeggianti. Non poteva mostrare un briciolo di paura se questo avrebbe funzionato. Non era sicura di chi dei due fosse il capo, ma sapeva che si sarebbe fatto conoscere.

"Questa puttana non sta zitta, qualcuno le ha messo un cazzo in bocca..." sbottò Hank, sbattendo nella fica delle schiave. Alzò lo sguardo e vide una puttana di colore che camminava verso di loro, il suo bel viso e le sue grosse tette attirarono immediatamente la sua attenzione.

Non l'aveva mai vista prima.

Hank si staccò dalla schiava in difficoltà, spingendola a terra con disprezzo. Il suo cazzo rimase gonfio e rosso, i suoi occhi ora erano puntati sulla cagna che camminava verso di lui.

"Wow, è così piccolo," rise Morgan, indicandolo. Il sorriso di Hank svanì immediatamente mentre gli altri soldati tacquero.

"Immagino che solo un gruppo di piccoli perdenti del cazzo dovrebbe tenere una ragazza così giù," sogghignò Morgan, provocandolo. Hank si precipitò verso di lei, pronto a darle un pugno in bocca.

"Che cazzo hai appena detto puttana?" ringhiò, alzando la mano verso di lei. Morgan sorrise, afferrando il suo cazzo esposto, torcendolo forte nel suo pugno. Lui urlò di dolore, allontanandosi da lei prima di cadere in ginocchio.

Morgan gli diede rapidamente un forte calcio nel petto, facendolo cadere sulla schiena. Poi si lasciò cadere sullo stomaco, costringendo tutta l'aria a uscire dai suoi polmoni. A cavalcioni sul suo petto, gli afferrò il viso con una mano, schiacciandogli le guance.

"Non sapevo che fossi un tipo così duro. Colpire e stuprare donne, fa due per due succhiacazzi."

Gli ha dato un pugno duro in faccia, ferendosi la mano nel processo. Ruggì sotto di lei, barcollando per colpirla alla schiena.

"Uh-uh-ahh, giù le mani. Proprietà privata", lo schernì, rivelando i suoi fianchi tatuati. Hank rabbrividì alla vista delle iniziali dei suoi Comandanti, allontanando istantaneamente le mani da lei.

Lei ridacchiò, colpendolo forte in faccia di nuovo, godendosi il suo nuovo potere. Gridò quando lei entrò in contatto con il suo naso, sentendolo spezzarsi sotto il suo pugno.

"Quindi sei arrapato hmm?" chiese, abbassando il viso sul suo. Sorridendo maliziosamente, gli afferrò il cazzo dietro la schiena, stringendolo forte. "Mi vuoi scopare?" lei sussurrò. Lui la guardò con rabbia, sussultando mentre lei lo stringeva tra le mani.

"Scommetto che ci stavi solo pensando, probabilmente immaginando tutte le cose che potresti fare alle mie tette e al mio culo," disse, strofinandosi contro il suo petto. Si dimenava sotto di lei, cercando di scappare ma aveva paura di toccarla. Si sentiva male, la sua mano sul suo cazzo era già una violazione del loro Codice.

"Spero che tu abbia immaginato cosa succederà dopo che avrò detto loro che mi hai violentata," rifletté lei, godendosi l'espressione di terrore sul suo volto alla sua bugia.

"Mi ha spinto giù e si è imposto su di me Hunter", ha detto, fingendo angoscia. "Hanno visto il mio marchio e mi hanno fatto ancora del male, Joe." Usò la mano libera per premere sulla sua gola. "Ho provato a respingerli...," fece lei imbronciata, stringendogli il cazzo più forte, "...ma non sono riuscita a fermarli."

Lei si avvicinò di nuovo al suo viso, sfiorando le sue labbra con le sue. "Pensi che mi permetteranno di guardarli mentre ti uccidono?"

Si sforzò di respirare sotto di lei, la sua faccia diventava rossa.

Il suo sorriso si oscurò mentre infilava le unghie in profondità nel suo cazzo, "Certo che lo faranno, mi lasciano fare tutto quello che voglio."

Gli altri soldati si guardarono attorno nervosi mentre Hank si contorceva sotto di lei. Gli lasciò il collo, ma mantenne la sua mano fermamente avvolta attorno al suo cazzo, le unghie che affondavano nell'asta.

"Cosa vuoi... Signorina," chiese a denti stretti.

Hank ha promesso a se stesso che glielo avrebbe fatto pagare personalmente. Le avrebbe spaccato il culo a metà e poi l'avrebbe strangolata a morte. Lentamente.

"Cosa voglio?" Morgan ha deriso: "Voglio che tu smetta di essere un fottuto pezzo di merda. Puoi farlo?"

"Stronza..." mormorò.

Morgan gli afferrò la testa con entrambe le mani e la sbatté con forza contro il suolo. Affondò i pollici in profondità sotto la sua mascella, premendo le unghie nelle vene principali della sua gola.

"Di' qualcos'altro," osò, inginocchiandosi sulla sua pancia. Si sforzò sotto di lei ma rimase in silenzio, i suoi grossi pugni serrati lungo i fianchi.

La mora si era infilata sotto un tavolo vicino per assistere alla scena, stupita dalla donna di fronte a lei. In realtà era marchiata, l'unica schiava marchiata che avesse mai visto. Tutti gli altri schiavi hanno parlato di questa donna per giorni e ora eccola qui. In piedi per lei.

Nessuno l'ha mai difesa.

"Vuoi smetterla di essere un pezzo di merda o devo farti uccidere?" chiese, premendosi contro di lui.

"Sì, io... smetto," disse soffocando. Lei gli lasciò andare la testa e si alzò, gettandosi i lunghi capelli sulla spalla.

"Bene," disse dolcemente, premendo di nuovo il piede contro il suo petto. "Farai meglio a essere gentile con queste donne o tornerò faccia di cazzo", ha avvertito.

Avvicinandosi agli altri quattro soldati guardò ciascuno di loro in modo seducente, prendendo nota dei loro volti. "Parla di me ai tuoi amici, voglio che tutti sappiano chi sono."

Fece scorrere le unghie sul petto nudo del secondo soldato più grande, i suoi occhi nocciola la guardarono con cautela. "Non devi essere così rude sai," disse lei, facendo scorrere le unghie lungo il suo stomaco fino alla cintura.

"Sapevi che anche alle donne piace venire?" chiese, passando al soldato successivo, il più giovane di tutti. "Se la aiuti a venire, puoi scoparla come vuoi," disse, guardando il suo cazzo che si induriva lentamente.

Tornando a Hank, lo vide in piedi che la fissava minacciosamente. Sorrise, voltandosi di nuovo verso i quattro soldati. "Quindi, se scopro che qualcuno di voi cornuti ha abusato di un altro schiavo in quel modo, verrò qui e mi assicurerò che paghi per questo."

Avvicinandosi al tavolo vicino, si inginocchiò offrendo la mano alla piccola mora.

"Ehi ragazza. Mi chiamo Morgan, mi dispiace che tu abbia avuto a che fare con questi ASSHOLES," disse ad alta voce, fissando il gruppo di uomini. The young woman took her hand, coming out from under the table.

Timidly she shook it, quickly folding her arms back around her naked chest, hugging herself. "Its okay... My name is AJ."

Morgan's brown eyes widened in excitement, "AJ as in Alice Jordan? Daughter of Robert Jordan?"

"You know my dad?" AJ asked, confused.

Morgan hugged her suddenly, squeezing her tight to whisper in her ear. "Your dad sent me to get you. He found your sister Kayla too, they're waiting for you in Pennsylvania."

Fresh tears fell from AJ's eyes as the hope of escaping this nightmare finally came into view. Morgan rubbed her hand comforting her as she thought about how she was going to smuggle the girl out.

"I will get you out of here, I promise. But you have to listen to everything I say. Okay?"

AJ wiped her big blue eyes and held Morgan's hand tight. "Va bene."

"You look a lot different from the description your dad gave me," Morgan joked, touching her long brown hair. AJ smiled hollowly, "its temporary dye, I get less attention without the blonde hair."

"That's smart," Morgan said, wiping AJ's smudged cheeks. "You'd make a great Dove."

Morgan's hands were warm against AJ's skin, softly stroking her face. AJ was so happy to have her here, she was the first woman to be nice to her since she arrived.

This was the first time AJ actually felt safe.

Morgan looked up to see Squad Leader Mills driving his truck recklessly through the yard nextdoor. "It's going to be okay," Morgan said quietly. "Just let me do all the talking." She took AJ's hand and walked with her toward the fence.

Mills stopped abruptly when he spotted them. "Miss, I've been given permission to bring you into this truck by force to get you back to the house," he announced, reversing towards the fence gate.

"Ed, where have you been?" she asked sarcastically. "I'm ready to go back with my new best friend," she said, hooking arms with AJ.

Mills glared at her, he just spent 20 minutes looking everywhere for her. She literally jumped out of his moving truck, forcing him to call the Commander.

Opening the door to his truck for them, Mills bit his tongue. CG Murphy can deal with her bullshit when they get back. He will be at the house to take a look at the fire she started. Mills couldn't wait for him to finally put her in her place and hopefully slap the bitch around. There was no way she could bat her eyes out of the damage she caused.

Arriving back at Joe's house, Morgan saw that he was waiting for them outside, his signature scowl painted across his face.

"Ed, did you tell on me?" she asked, smirking. Mills remained silent pulling up to the house. Morgan laughed, rolling down her window. "Hi Joe," she said in a singsong voice, hanging halfway out the window.

Joe's scowl cracked into a smile as he came up to the truck. Opening the door, he helped her step out, pulling her in for a kiss. Morgan kissed him back, rubbing her hands over his shoulders and neck.

He lowered his head to her ear, "Want to explain what happened in my kitchen?" Morgan brought her hands up into his thick burgundy hair, running her nails over his scalp.

"No."

Murph pulled her closer, his voice lowering. "Try again Morgan..."

She squeezed his tattooed arms, turning her nose up at him, "Maybe if someone wasn't such a fucking dick to me, I wouldn't feel the need to act out so much."

Murph frowned down at her, "So you're not even going to apologize?"

She looked back up into his eyes unbothered, "No."

He grinned against his better judgement, exposing his benevolence. He wasn't mad at her, even though he should be. He also wasn't surprised that she did something like this, even though he should be. She was stuck in the house almost all of the time.

If there was one thing he remembered from their time together at University it was that she was never inside.

Forcing her to stay indoors day after day was a problem and this behavior would probably continue because of it. Knowing that she has always been this way gave him a much higher tolerance for her bad behavior.

But she was still a total fucking menace when left unchecked.

He looked past Morgan, into the truck, "And who is this?"

AJ had never actually spoken to either Captain General's before. She only communicated with soldiers and the slaves down at the Cabins.

"She's my friend," Morgan said, smiling warmly. He studied the small slave in the truck, he had a vague idea of who she was. She wasn't one he had ever used, he wondered how Morgan even found her.

"Come out here," Murph ordered. She obediently got out of the truck and stood in front of him with her eyes downcast. He looked her body over, the only thing she had in common with Morgan was her height. She looked like a child; gaunt with small breasts and narrow hips, she was her antithesis.

"Why her?"

Moving away from him, Morgan stepped towards AJ, reaching out to her. Brushing her straight brown hair to the side, she took both of her hands in hers, rubbing them softly.

"Because I like her," she responded, giving AJ a peck on the cheek. AJ felt herself blush, turning away shyly. Morgan turned back to Murph, standing between the two. He looked them both over skeptically, the girl appeared harmless enough but Morgan was definitely up to something.

"If you keep her, there will be no more acting out. The moment I get a report you set something on fire she's returning to the Cabins," he said, pulling her back into his arms.

"First, she's not my property, she's my friend," Morgan said, caressing his strong jaw. "Second...," she stood up on her tiptoes and kissed him, showing him her appreciation. Using her tongue; she danced in his mouth skillfully, reminding him of what she could do to his cock if she wanted to.

"Thank you," she said, with a pinch of sincerity. She looked up into his eyes and he could see this was something she really wanted.

Murph felt his heart soften, maybe she just needed a girlfriend all along. What could be the harm of giving her a friend to occupy her time while they were away? Maybe it will even help her assimilate more with the other slaves. With her brands she was safe to go anywhere, they just didn't allow it.

"Squad Leader Mills," Murph barked, grabbing her hip.

"Yes Sir?" he said, leaning towards the passenger seat.

"Morgan and her new friend..." he started, looking down at her, "are free to explore around the house until it gets dark, but you need to stay with them. I already have the caretakers working on the damage inside anyway."

Morgan looked at Mills with a smug smile, leaning her head against Murph's chest.

Mills clenched his teeth in anger, "Yes Sir."

Murph saw her from the corner of his eye, taunting his soldiers again. Turning to her, he pulled her long hair back unexpectedly. "Don't think I forgot about you. I've been neglecting my responsibilities in correcting your ass. I'll be back in a few hours. Be. Good."

She stumbled back, grabbing his shirt. "Ow! What the fuck Joe?!" He pulled her hair further, bending her head back to kiss her hard.

"Don't fucking push it," he whispered in her ear before releasing her hair. She glared up at him, pushing back hard against his chest.

"Don't push it? Don't push it?! Look at me," she demanded, grabbing his collar to bring his face down to her level. "Fuck you!"

Murph growled, grabbing both of her wrists from his collar. He had a love-hate relationship with her feisty attitude. He got more angry with her biting words than with her impetuous behavior.

Picking her up, he tossed her over his shoulder roughly, something she absolutely hated. He held her legs firm with his arm before she could try and kick him.

"Get this slave situated Mills," he said nodding to AJ. "Morgan will be ready in 20 minutes."

Morgan banged her fists against his back, "Yeah right, more like 5 minutes!"

Murph slapped her ass hard, turning to walk to his open garage. He didn't have time to bother kicking everyone out of his house.

He pulled down her shorts as he walked inside, bringing her over to his wooden work bench. Dropping her bare ass hard onto the table, he pulled down the front of her grey camisole, grabbing both of her hard nipples.

"You just don't know when to shut the fuck up," he said, twisting them. Morgan grabbed his arms but he pushed into her chest, forcing her onto her back with her legs swung over the edge.

Standing between them, he felt his cock quickly hardening at the sight of her. Sprawled on his personal workspace she looked so perfectly fuckable. Curly hair flowed over spare gun parts and tools as he held her down. Her face was a mix of arousal and frustration, her cheeks and tits blushing deeper as her temper flared.

"Why don't you make me asshole," she yelled, kicking him hard in the side. He released her nipples and squeezed her tits, holding her firm against the table. "You have no idea the amount of restraint I have fucking had with you," he growled.

"Restraint?! You're just as bad as Hunter in almost every way," she hissed.

His jaw clenched in anger, she has not seen a sliver of what he was capable of and never would. It frustrated him to be compared to that fucking psycho.

They were nothing alike.

"You like to piss me off, I know you do," he said, unzipping his pants, yanking her ass off the edge of the bench. He leaned over her, taking both of her wrists in his fist. "You have always been a fucking tease, sometimes even a bitch like right now."

She struggled underneath him, feeling the weight of his body holding her down.

"You drive me insane," he continued, pressing his throbbing cock against her pussy. She was wet for him, making him grip her wrists harder.

"And yet I can't get enough of it... of you," he confessed. His dark blue eyes held hers as he pushed into her pussy, feeling her yield to him. Her legs opened wider as her hips lifted to accommodate his size.

She gasped, arching her back as he pushed his cock all the way to the hilt, holding still inside of her. His free hand ran down her body, lightly touching her exposed skin before he started a hard pace into her.

The way he fucked her was confusing, he was constantly alternating between angry and gentle, hard and soft, it was impossible for her to anticipate but amazing to ride out.

"I don't know what it will take for you to fucking get it," he growled, letting go of her wrists to hold onto her hips. He watched as her chest arched up from the workbench, her tits bouncing with each of his hard thrusts.

She leaned up trying to get off her back, her hands moving under her to brace against him. Annoyed, he pushed on her chest, forcing her back down against the table.

"Stop. Fighting. Me," he ordered calmly, using his free hand to play with her clit. She moaned involuntarily under him, feeling her body misinterpret his treatment as passionate lovemaking. She wrapped her legs around his hips, now sliding on her back on the table with each hard thrust.

She shook her head, unable to talk, her eyes transfixed on the man above her. She was losing the strength to fight him even though her will remained solid. At least it felt solid.

Her pussy had a mind of her own though and did not care about Morgan's will. She had decided she was going to cum for this bastard a long time ago.

Murph could feel her heart pounding in her chest, both of her small hands tightly held his wrist in vain.

He admired her tenacity it was an amazing trait to have in a mother. The thought made his balls tighten, remembering that if she wasn't already, she soon would be pregnant.

His hand relaxed against her chest, moving down her hot skin to her tight stomach. His fingers traced over her right hip, his eyes softening as he looked down at her.

He didn't know if he was being too rough or not rough enough with her. He wondered if he fucked her like this while she was pregnant would it hurt her? Does it hurt her now?

Slowing down, he reigned in his anger, taking more measured strokes into her. She loosened her grip on his hands, her nails coming out of his skin.

He leaned down and kissed her softly, hooking his arms under her. Running his hands gingerly through her hair, he kept her pressed against his work bench, still fucking her deep.

Her body mirrored his as he slowed down, relaxing and taking him in. He could feel the difference, feel her finally accepting his cock instead of fighting it.

He picked her up from the bench, holding her to his chest as he continued to pump into her. Again, she didn't expect the sudden change, the position forced his cock right against her g-spot, starting the beginning of the end for her.

He took the opportunity to sweetly kiss her neck, whispering loving words into her ear as his hard hands gently touched her body. The soft whimper of need that escaped her let him know she had been tamed.

His fierce lioness now purred for him, holding desperately onto his shoulders as her body came apart around him. His satisfaction was undeniable, he knew it could be done without beating or chaining her.

She just needed him.

He held her tight, moaning roughly into her neck, as he came deep in her pussy. She held onto him just as tight, mewling softly in response. He held her for a moment before nudging her cheek with his.

"Will you be good?" he asked softly.

She sighed in his arms, her shoulders slumping.

"Sì."

**********

Jack ate one of his MRE's in a quiet spot in the forest near the courtyard. He watched small birds flying in tandem through the trees, oblivious to the world around them.

Being in the forest so much has made him hyper aware of his surroundings. He felt the other presence before he saw it, the strange sensation of another predator in the area. Jack buried his food under leaves, moving quickly to get out of sight.

Jack didn't have enough time to move completely out of view before they saw him. CG Barberi moved in, carrying his M110 with two Officers flanking him. Jack dropped down, rolling under a fallen tree as bullets tore through the ground near him, missing his head by inches.

"Eccoti!" CGB yelled, releasing a torrent of bullets in Jacks direction. Jack sprinted the opposite way, now aware of the layout of the Compound. He didn't want to shoot back unless he had to, his ammo was limited.

Lucky for Jack, the recon work paid off. He navigated through the forest with ease, putting a solid distance between himself and CGB. However, Jack made the mistake of taking his eyes away from the trail directly in front of him.

Looking to the right, he saw him. The young man he had left behind at the Center. Hanging prominently from a telephone pole he had a sign around his neck.

'Remember me?'

Jack almost threw up, that fucking asshole was trying to fuck with his head and it was working. Adrian, the dead young man, didn't stand a chance. His body was mutilated, his face almost unrecognizable after the elements ravaged him.

The pause in running gave CGB enough time to catch up, just as planned. He saw Jack looking up at the dead soldiers body.

"Go around, I want him alive," CGB directed, sending his Officers in opposite directions.

Pointing towards the hanging body, CGB shot a slew of rounds, tearing it apart in front of Jack. Jack turned around angrily, shooting his rifle back at CGB, barely missing him.

"I can do this all day fag*ot!" CGB yelled, taking cover behind a boulder to reload.

Jack couldn't, he needed to put more space between them before the fucker called in backup. Using the moment of reprieve, Jack started running again, turning to go deeper into the woods. An Officer came for him from the side, rushing him like a linebacker.

Jack's luck continued as he dodged the Officer but it soon ran out as he was blindsided by the other. Smashing him into the ground like a freight train, Jack's head hit a jagged rock knocking him out on impact.

CGB walked up to him as his Officers were cuffing his hands and stripping his gear from his back. He grabbed Jack's hair inspecting the deep gash on his temple. Jack slowly opened his eyes and saw CG Barberi smiling menacingly in his face.

"Remember me?"

***********

AJ watched CG Murphy carry Morgan away anxiously. That guy was terrifying up close; he was huge, with tattooed arms and a cold angry glare, he struck genuine fear in her. It didn't help that he was one of Morgan's Masters, someone strong enough to enslave her was too strong for AJ to want to be around.

"Lets go slave," Mills said coldly, motioning for her to follow him as he walked towards the back of the house. AJ followed behind him quietly, perplexed with how quickly things had changed for her. This morning she was thinking of another way she could escape and now she had actual help to make it out.

Mills brought her through a back door to the normal slave quarters. Usually, the slave for the house would have a room of her own but Murph didn't do that with Morgan. He didn't even give her the option.

The room was spacious and clean, much better than the room she had down at the Cabins. AJ would have never even been allowed into this house with how low her station was. Because she was a repeat runner she had lost almost all privileges and slept in an uncomfortable twin size bed. She looked around at the wood furniture, the beautiful queen bed with soft linen.

Slaves were usually rewarded for good behavior, the better you acted the better your station was. The only exception to this was for branded slaves. They could do whatever their Master allowed, no matter how they behaved.

"Get dressed," Mills ordered, directing her to a dresser. She put on a pale lavender dress, feeling how it hung loosely from her small body. She was not nearly as voluptuous as other slaves, let alone Morgan. This helped and hurt her in different ways; most soldiers never bothered with her while others specifically sought her out.

It was worse when she first came, with her long blonde hair and youthful face she was a favorite among many. After a few weeks of running and being brought back, she realized the best way to combat them was to make herself less attractive.

It didn't completely stop them but it helped, eating less also interrupted her period making it difficult for her to conceive. Seeing how beautiful and strong Morgan was though made AJ want to go back to her natural hair. She didn't know it was possible to be both in this horrible world.

Mill's phone beeped with an incoming text.

'She's ready.'

********

Patty flew the drone over the North Quadrant looking for the drop point. The care package was small but invaluable. It would be near impossible to get another implant gun for Morgan and needles were out of the question.

Patty saw the small yellow tag on the dead tree trunk that was their designated drop point. She carefully brought the drone down, unlatching the small brown box when she was directly over the tree. It fell into the trunk, hidden from view and undetectable.

Patty checked her watch, it was 17:47 hours. Morgan was running late, which was no surprise for her. Bringing the drone back up, she directed it over the area to see if she could spot her. Patty didn't see Morgan but she did see a handful of soldiers huddled in a small group nearby.

Patty couldn't stay in the area, she risked tipping them off to the drop point with the drones presence. Patty was hopeful the soldiers were just there in passing, moving through on a routine scout.

Saying a silent prayer, she flew the drone back to base.

********

Morgan and AJ walked through the forest behind Joe's house enjoying the beautiful scenery. With it being summer in the South, the sun hung low in the sky well into the evening. Mills begrudgingly gave them about 20 feet of space as they walked, their quiet conversation out of his earshot.

"I need to get something while we're out here. It's really important that I get it without anyone seeing me. Do you think you could help me Alice?"

AJ shook her head, determined to help in anyway she could.

"That tree trunk over there has a brown box inside of it. I need to get it out and open it without this asshole seeing me," Morgan said in a low voice. As they walked together towards the tree, AJ felt her heart start to beat faster.

"I need you to sit across from me on that log to block his line of sight," she said, nodding to the dead tree next to the trunk. AJ did exactly as she was told walking unassumingly to the log and sitting down across from Morgan. Morgan leaned over the trunk toward AJ showing Mills that they were taking a break from their walk.

"Now just pretend to talk to me, this should be small enough for me to get with one hand," Morgan said reaching into the trunk. Morgan saw someone walk up to Mills, turning his attention away from them.

"It's our lucky day girlie," Morgan winked, pulling out the little brown package. She ripped it open quickly, wasting no time. AJ looked up from the box and gasped right before Morgan felt the hard blow to her back, knocking her to the ground.

AJ went to scream but a hand clamped down on her mouth ripping her down from the log. She looked on in horror as she saw Hank with a baton standing over Morgan. Another soldier held her tightly, she couldn't breathe with how hard he covered her mouth.

Morgan groaned, moving to stand up. Hank hit her hard across the back again, tearing a scream from her. He laughed, smashing it down onto her one last time before pushing her face first into the ground. He smiled looking at the large red welts forming on her back from the abuse.

"Not so cocky now are you bitch," he growled into her ear, pulling her hair back painfully.

Morgan screamed and thrashed under him as he sat on her thighs, twisting her body forcefully. Hank grabbed the back of her neck in response, squeezing it hard. Strangling her.

"You're not untouchable," he snarled, squeezing her neck harder. "After I'm done with you, you're going to wish you were fucking lynched." Morgan reached for the brown box near the tree trunk, her fingers scratching at the dirt and leaves.

He pushed her face down into the ground again, pulling down her shorts hard. Feeling his fatigues against her bare ass flipped a switch in her.

Up until this moment, she had willingly put herself into these dangerous situations and enjoyed the wild sex. That was strictly because Hunter and Joe never actually hurt her.

Hank was ready to fucking kill her.

Her fingers felt cold steel as her 6 inch blade found its handler. She moved it closer to her under the leaves using the tips of her fingers to turn the blade.

"You're such a pussy, you hit me when I wasn't looking," Morgan rasped, unable to breathe. He growled, holding her neck tighter as his other hand undid his zipper. Hearing him undo his pants, she reached harder for her knife, finally gripping the handle.

Twisting her upper body hard, she stabbed him in the right side, ripping the sharp blade into his stomach. He screamed out, grabbing his side as he fell off of her. She tried to get up and stab him again but strong arms wrapped around her, pulling her back quickly.

"It's over baby, I have you," she heard in her ear. It was Hunter, picking her up off the ground and carrying her away from Hank as he held his side screaming.

Hunter was shaking with a molten rage he had never felt before. He could see the huge angry welts forming along her back and the dark bruising all around her neck. Hunter kissed her forehead before gently placing her down next to AJ.

Morgan saw Joe snapping the neck of the man that approached Ed, his arms crushing the man's throat with a disgusting crunch. At his feet was the soldier that grabbed AJ, already dead. Morgan watched Hunter walk up to Hank and kneel in front of him.

Hank had gone pale and was now crouched over in pain. She had stabbed a good 3 inch wound into his side, possibly hitting a major organ. Hunter calmly moved Hank's arms away, using his fingers to tear the wound open more.

Clocking back, he punched his arm into Hank's stomach, pulling out his intestines by the handful.

Turning him inside out.

The screams were otherworldly, agonal and desperate, they embedded into her memory forever. AJ fainted, falling onto her back from her sitting position.

Hank crumpled in on himself, dying slowly as he bled out.

Morgan watched as Hunter noticed something on the ground and picked it up. She saw the small brown box in his bloodied hands. Opening it, he pulled out the birth control pump gun, looking at it confused.

It only took him a moment to read that it was a self-administer implant gun, meant to protect her from pregnancy for 12 months. His eyes looked up to her pained with the realization before darkening into a furious rage.

She moved towards him but he was too quick, snapping the medical device into pieces before she could even get off the ground.

"No!"

**********

Ch 6: Exposed

The Medical Lab was locked down to everyone but high-ranking Officers while Morgan was being evaluated. She fought hard against going, taking down two of his Lieutenants before she was forcibly brought in. The bruising on her neck and back were just too much for them to ignore, she needed to get checked out.

Murph sat at an empty table in the sterile waiting room looking over her background check. They'd gotten the report back a few days ago but he never bothered reading it. He was partially avoiding it because he already knew she was more than just a good fighter. As soon as he sees the truth in writing, he will have to act on it and he wasn't sure if he could. He wasn't falling for her, all of that was over and done with now.

He was in love with her.

Murph was not willing to settle for just fucking her anymore. He needed her to properly submit to him, both body and mind, for him to be satisfied. The only way for that to happen was for him to know all of her lies and secrets.

Turning the pages of her file, he was pleasantly surprised with how short it was. She didn't have much of a record with the United People's Party, his men only found a few pages of information on her throughout their entire database.

His brow furrowed looking down at the next page, she was recorded as an independent contractor but they redacted her specialty information. That was such a benign thing to conceal, it made him wonder why they would bother.

He could also see dates of when she visited several different training camps along with the names of Officials she's worked with. So far, he wasn’t seeing anything in her report that would force him to have to kill her.

Murph was relieved; he was worried with how that asshole Commander kept returning for her. Murph smiled to himself, thinking of a particularly cruel way to torture that fuck.

Reading further, he saw that she was better trained in close-combat than most of his own Officers. She was also licensed in all Level 1 weapons, which meant she could use anything she got her little hands on.

'Yet she chooses to use knives,' he thought, reading it over intently. Murph wondered if she was a mole or a plant, dropped here by someone to kill them when they were least suspecting it.

He sighed thinking back; he had stumbled upon her asleep in the woods randomly. He was moments, if not seconds before more of his men arrived on a routine scout. She couldn't have known he would be out there, he took that walk on a whim.

She's also had plenty of opportunities to kill them and hasn't done it. Both of them have been completely exposed with her and she did not attack.

She wasn't exactly the most eager to please either, which in his experience, was the telltale sign of a honeypot. She has been actively trying to escape, fights them constantly and is disobedient every chance she gets.

His frown deepened as he flipped to a full page of completely redacted information.

'That probably explains everything,' he thought, looking at the blackened paragraphs angrily. Someone must have worked really hard to hide her information. If it was still redacted by the time it got up to him, there was no way to read it from his side.

CGB watched Morgan on a closed circuit monitor across the waiting room. A physician was touching her neck and shoulders, testing to see if she had any serious injuries from the assault. The tactical baton used on her was straight steel and not collapsible. It could have fractured her spine and paralyzed her.

He watched as she talked to the physician, gesturing aggressively on screen. He could almost hear her attitude through the live feed, her body language speaking loud and clear to him. Her smart mouth was something CGB thoroughly enjoyed, he wished he could hear her, he missed her voice.

She hasn't spoken a word to him since he broke her implant device. Rushing him in a blur of fists and screams, she called him every curse in the book before going radio silent.

He had never seen her quietly attack before, tackling a Lieutenant to the ground and clawing at his face viciously without saying a word. The second Lieutenant that tried to pull her off the first received a silent kick to the face, knocking him to the ground. That's when Murph and CGB restrained her themselves.

Getting her under control wasn't even the hard part.

Dealing with the unexpected pain of her still trying to thwart their efforts to conceive is what really killed him. He genuinely didn't understand why she was fighting so hard against having their children.

He thought every woman wanted kids, especially those that could actually have them. They would take care of her, give her everything she needed and anything she wanted.

All she had to do was obey them.

'Is that really so bad?' he thought, looking at her longingly on the screen. She was turning her head away from the physician, slapping his hands as he tried to inspect her face.

CGB wondered if that fucking Commander planted the birth control for her. He had no idea how long he had been skulking around on their property. He has all the incentive to keep her barren until he can steal her away to breed her for himself. She was defiant enough on her own; the last thing he needed was some dickhead putting thoughts of independence into her head, trying to help her escape.

On screen, Morgan stood up and threw a medical tray at the physician. CGB could see him patiently continue talking, trying his best to reason with her. Before turning away, he saw the physician take something out of his pocket, cautiously handing the small item to her.

CGB leered at Mu

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Il mio cazzo emetteva suoni soffocanti mentre la colpivo da dietro, il suo corpo premuto contro lo specchio a parete, mentre lei succhiava due delle mie dita per soffocare i gemiti. Le sue mutandine sfregavano il lato della mia asta, quindi usai la mano libera per scostarle. Mi ha morso leggermente il dito mentre la sua figa bagnava il mio cazzo nel suo secondo orgasmo. Avevamo lasciato Jessi e Lucy in un caldo, incestuoso mucchio di lesbiche, e il nostro tacito accordo di concentrarci su di loro era saltato. Abbiamo passeggiato per alcuni isolati e abbiamo trovato una di quelle boutique...

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Quando non si proietta ombra

Quando un uomo che non proietta ombra è di questo mondo ed etereo. Attento all'amore fatale che porta perché è la tua anima che viene a rubare Nessuno camminerà davanti a lui né calcherà le sue orme. Perché dimora tra i vivi, ……… così come tra i morti. -Michael Fletcher Il Prologo. Torbridge, Devon. 1973 . Quando Elaine Hamilton trova un neonato abbandonato sulla soglia della chiesa tre giorni dopo il funerale di suo padre, il reverendo David Hamilton, lo vede come un segno di Dio. Avvolto solo in una coperta sottile e nudo come vuole la natura, il bambino era...

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Giada Parte 1 - Il bordo dell'acqua

Tutto quello a cui riuscivo a pensare era quanto faceva caldo oggi e quanto faceva freddo ieri; i forti venti che avevano spinto la mia borsa Walmart attraverso il parcheggio mentre i miei amici ridacchiavano al mio inseguimento si erano trasformati in raggi intensi che colpivano il mio corpo da sedicenne. Sarò onesto, era un corpo che la maggior parte dei miei amici, anche quelli più grandi, invidiavano ed era in parte a causa del mio corpo che le ragazze più grandi uscivano comunque con me. Il mio viso innocente e i lunghi capelli biondi si abbinavano al mio petto da...

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La fantasia del cavallo di Tanya

Io e la mia ragazza siamo seriamente presi da alcune fantasie tabù! Fantasie che purtroppo al momento rimangono tali ma che presto diventeranno realtà! Io ho 29 anni, lei 26! Ha una taglia 6-8 ed è assolutamente stupenda! Il giorno in cui l'ho incontrata sono davvero caduto in piedi! Per diversi anni ho fantasticato su ragazze con animali ma non avrei mai pensato di incontrare qualcuno che provasse la stessa cosa! Quando ci siamo incontrati per la prima volta abbiamo entrambi testato il terreno come fai tu e ci sono voluti quasi 8 mesi per affrontare effettivamente l'argomento del porno animale!...

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Anya combatte il martello

Parte 4 Anya combatte il martello Intorpidita ed esausta, Anya sentì qualcosa di morbido sfiorarle il naso, alzando la mano e lo allontanò, solo per vederlo tornare pochi secondi dopo. Borbottando incoerentemente, rotolò via e colpì un muro, alzando una mano e sentì il muro. Beh, era difficile, ma c'era una strana consistenza morbida su di esso, come se stesse spingendo in un corpo. Sorridendo ai suoi stupidi pensieri Anya vi appoggiò la mano e si rannicchiò più vicino, solo per sentire una risata estremamente umana provenire dal muro. whaa mormorò Anya mentre costringeva i suoi occhi ad aprirsi su un...

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Kelsey -

Si prega di votare e commentare Prima: Kelsey - No Dad Stop. Prima: Kelsey - Papà che non può succedere di nuovo Prima: Kelsey - Pagare l'affitto Prima: Kelsey – Papà, come hai potuto lasciare che quell'uomo mi facesse QUESTO? Prima: Kelsey – “Papà – questo è davvero MALATO”. Prima: Kelsey – “Questo pazzo. Non possiamo farlo qui. Prima: Kelsey – “Papà. Per favore, NON la cintura. Prima: Kelsey - PAPA', COSA STAI FACENDO CON LA MIA RAGAZZA? Prima: Kelsey - DAD, non farmi entrare in quel raccapricciante negozio di video. Prima: Kelsey – Papà, cos'è un GLORY HOLE? Prima: Kelsey...

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Non ho scelta

Non ho scelta Di EFon (Questa è una lunga storia e ha qualche costruzione, ma credo che ne valga la pena per impostare davvero la trama.) Cosa farò adesso? Sono bloccato in una situazione senza vittorie e lo stress mi sta uccidendo. Non ho mai voluto una vita complicata, ma ho un tempo che mi piaccia o no. La cosa strana è che mentre so che è sbagliato, non posso fare a meno di amarlo comunque. Ora ho passato dei momenti selvaggi al college, ma mentre ero ancora giovane, mi sono innamorato e ho sposato la mia fidanzata del college Rachel...

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Desideri Proibiti - Parte 3

Susan Ramsey percorse il corridoio accanto a una fila di aule della scuola dove frequentava la seconda media. Indossava una gonna corta e un top attillato che a malapena rispettava il codice di abbigliamento della scuola. Bionda e con gli occhi azzurri, era ben sviluppata per una dodicenne, con un seno vivace e in erba e un culo carino che stava appena imparando a usare a suo vantaggio con i ragazzi. Non sapeva molto di sesso, ma sapeva una cosa per certo: praticamente ogni uomo che incontrava, giovane o vecchio, aveva un desiderio irrefrenabile di entrare nelle sue mutandine. Tecnicamente ancora...

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